Ci siamo ritrovati in tanti, in modo virtuale, venerdì scorso a pregare con il Santo Padre sul sagrato della Basilica di San Pietro, con la piazza vuota, ma ogni giorno ci incontriamo “on line” nelle molteplici iniziative che portano in rete la preghiera e, con la preghiera, uno spazio importante di apertura delle case alla comunità.
Per la Settimana Santa accanto a questi fondamentali momenti di comunione ecclesiale e sociale, sono da “valorizzare molto – ci ricorda il nostro Vescovo Marco – le celebrazioni familiari”, provvedendo ad individuare sussidi di preghiera per le celebrazioni dei vari giorni del Triduo Pasquale, soprattutto per un nutrimento spirituale attraverso la condivisione della Parola di Dio.
Come vivere tutto questo nel tempo della pandemia, che ci obbliga a rimanere chiusi nelle nostre case? La proposta dei Vescovi è di attivare forme di preghiera familiare capaci di supplire ai riti che, in condizioni normali, si sarebbero celebrati nella chiesa e alla presenza dell’assemblea.
Il sussidio, che l’Ufficio Liturgico Nazionale mette a nostra disposizione, offre alle famiglie uno schema di celebrazione domestica della Settimana Santa, in comunione con le celebrazioni del Mistero pasquale che si svolgono nelle chiese cattedrali e parrocchiali, senza concorso di popolo.
Il fascicolo può sembrare corposo, ma fornisce indicazioni complete per la preghiera in famiglia con la Parola di Dio e la tradizione liturgica. Ogni famiglia può sempre adattare gli schemi secondo l’opportunità; per questo, l’ufficio Liturgico diocesano, ha predisposto una schematica guida di lettura per favorire “nella Chiesa domestica, come detto nella premessa del documento CEI, la scoperta dei fondamentali della fede celebrata in chiesa, della benedizione che può salire a Dio da un popolo sacerdotale e da una ministerialità genitoriale”.
L’invito è quello di fare della propria casa uno spazio di preghiera e di celebrazione, luogo di incontro ecclesiale che, nel contesto attuale, è un importante mezzo di trasmissione della fede, dei suoi contenuti e dei suoi riti, tra le diverse generazioni.