Pubblichiamo la lettera con cui il nostro Vescovo ci invita a vivere l’avvento con pensieri e gesti di compassione e vicinanza.
DIO SE NE PRESE PENSIERO (Esodo 2,25)
Iniziamo il cammino dell’avvento che ci porterà, nel giorno di Natale, alla grotta di Betlemme per vedere il Bambino Gesù, il nostro salvatore.
Con la nascita di Gesù appare evidente che Dio è interessato alla nostra vita, tanto interessato che, nel suo Figlio Unigenito, la viene a vivere, così come essa è, con le sue gioie e i suoi dolori.
Dio si prende pensiero del suo popolo, di tutti noi, di tutta l’umanità, di ogni uomo e donna che è sulla terra.
La Bibbia ci ricorda che ad un certo punto della storia, “giunti alla pienezza dei tempi”, nasce il salvatore, viene fra noi il Messia tanto atteso. Tutto ciò non avviene per caso: c’è un cammino che dalla creazione giunge fino al suo compimento. Dio che crea e ci pone nel giardino per essere felici e vivere tutti in armonia e comunione. Ma poi arriva il peccato, la scelta di vivere senza Dio, di vivere seguendo un progetto nostro, non più il suo. Ed allora l’armonia si rompe, la felicità si spezza, la morte, il dolore e la fatica entrano nella vita degli esseri umani.
Tuttavia, Dio continua a guardare la sua amata creatura, Dio continua ad ascoltare il grido del suo popolo, di tutti noi e… se ne prende pensiero.
Sì, Dio si preoccupa per noi, se ne prende pensiero. Di più ancora, “si dà da fare” per ciascuno di noi, perché la sua promessa di salvezza che è pace, giustizia e gioia possa ancora realizzarsi.
Noi ci siamo scordati di Dio, ma lui continua a ricordarsi di noi, continua a ricordarsi della sua promessa. Gesù rivela a noi tutto questo.
In questo tempo in cui pace e giustizia sembrano essere stati scacciati dal nostro mondo, iniziando il cammino dell’avvento, vorrei invitare tutti i credenti a ritornare alle promesse del Signore, a ricordarle, ad andarle nuovamente a scoprire, a farsi toccare il cuore dall’amore e dalla compassione che esprimono. Insomma, a prepararci ad accogliere Cristo Gesù, la promessa di Dio, colui nel quale tutte le promesse si sono realizzate.
Riscoprire Dio che si prende pensiero per noi significa anche crescere nella nostra capacità di prenderci pensiero di chi ci sta intorno. Come il Signore non distogliere lo sguardo da chi è nel bisogno. Come il Padre non chiudere le nostre orecchie al grido di coloro che invocano salvezza e giustizia.
Prepariamoci al Natale, prepariamoci a far sì che le promesse di Dio possano concretizzarsi, qui, in mezzo a noi, anche attraverso la nostra attenzione, la nostra operosa compassione, la nostra generosa condivisione.
Quest’anno proponiamo un gesto di condivisione a favore dell’ambulatorio “Fratelli tutti”. Una promessa che vorremmo divenisse realtà: far sì che nessuno rimanga senza cure, far sì che, come fratelli, tutti possiamo farci carico l’uno dell’altro.
Come il Signore che ascolta il grido, vede la condizione, se ne prende pensiero… e Gesù nasce in mezzo a noi.
Buon avvento a tutti, pieno di tanti pensieri (e gesti) di compassione e vicinanza.
Vi benedico
+ Marco