Borse di studio 2024

Con una cerimonia nell’ex refettorio del Seminario sono state consegnate sei borse di studio del bando 2024 e il Progetto Culturale si tinge di rosa: ad essere premiati i lavori di laurea di sei studentesse universitarie: Margherita Castello, Rebecca Giletta, Matilde Festa, Ilaria Taglio, Martina Roasio e Irene Trione.

Presente il vescovo Marco Prastaro, nell’ex refettorio del Seminario sono state consegnate le borse di studio del bando 2024, promosso, per il 15° anno, dal Progetto Culturale della Diocesi di Asti in collaborazione con il Polo Universitario Rita Levi Montalcini “per incentivare gli studenti universitari a trattare, nelle loro tesi di laurea triennale, magistrale, di master o di dottorato di ricerca, con tematiche inerenti l’economia, la cultura, la società, la ricerca, la scienza e le tecnologie, da porre in stretta relazione ai territori e alle comunità della provincia o della diocesi di Asti”.

E dopo il saluto di Michelino Musso, responsabile del Progetto Culturale, la parola è passata al presidente della giuria, il prof. Luigi Berzano, sociologo e parroco di Valleandona, che ha ricordato la longevità del premio istituito nel 2009 e teso a premiare non le tesi già discusse ma bensì, e qui sta l’unicità, il progetto che guida tale lavoro di approfondimento. E dopo gli interventi di Mario Sacco, presidente di Astiss, e di don Mauro Canta, responsabile della Pastorale Universitaria, il microfono è passato alle studentesse vincitrici che brevemente hanno illustrato il loro progetto. Quattro diverse aree hanno determinato la consegna di borse di studio, del valore di 500 euro ciascuna, a Margherita Castello, per l’area “Ambiente e territorio – Rivoluzione ecologica” con la tesi “Educazione ambientale presso ‘La casa fra le querce’ di Rocchetta Tanaro”; per “Servizi alla persona” a Rebecca Giletta con “Contrastare sovrappeso e obesità in età infantile con l’attività fisica”; per “Storia, cultura e società” a Matilde Festa con “Poirino e gli stranòm: un’indagine sperimentale sulla trasmissione e l’evoluzione dei soprannomi in dialetto locale” e infine, per la stessa area tematica, a Ilaria Taglio con “La cultura d’impresa per la valorizzazione e lo sviluppo turistico e territoriale, tra Biellese e Astigiano”. I premi sono stati consegnati dal sindaco Rasero; da Francesco Arena, direttore generale dell’Asl di Asti; da Donatella Gnetti, già direttrice della Biblioteca Astense, e da Mario Sacco.

A questi progetti premiati se ne sono aggiunti altri due, del valore di 1.000 euro ciascuno, assegnati all’unanimità “ex aequo” in memoria di don Alessandro Quaglia, architetto e professore, profondo conoscitore della storia dell’arte, ma anche attento ai segni dei tempi, alla vita di ognuno. Determinante il contributo della comunità di Cerro Tanaro rappresentata in sala dal sindaco Mauro Malaga, dal parroco don Luigi Binello e dal presidente del circolo Acli Giovanni Calosso. Le due studentesse premiate sono state Martina Roasio con la tesi “Ricostruzione del catalogo dei dipinti del pittore Bartolomeo Pelizza nelle chiese astigiane”, e Irene Trione, con “Insediamento dei Francescani conventuali ad Asti: fonti e opere per ricostruire la storia e l’assetto decorativo degli edifici”. Hanno consegnato i due premi il sindaco di Cerro e don Lorenzo Mortara, direttore dell’Ufficio dei Beni Culturali della Diocesi. Le tesi, una volta discusse, saranno depositate presso la Biblioteca del Seminario e due saranno pubblicate da Team Service.

Al vescovo poi l’intervento conclusivo: “I vostri progetti, ha detto, sono generativi come lo è un seme piantato che dà speranza per il futuro. Continuate a vivere in questa logica e grazie per il vostro impegno che arricchisce la comunità tutta”.

Patrizia Porcellana