E’ stata presentata la relazione diocesana a conclusione della “fase narrativa” del Sinodo della Chiesa Italiana. Secondo passo di un cammino biennale, che è partito, nel primo anno, con un ascolto a tutto tondo delle realtà di base, non solo ecclesiali, nel secondo anno si è soffermato su alcune questioni, diventate “cantieri” e rispetto alle quali si è continuato a raccogliere osservazioni. Una grande opportunità per aprirsi ai tanti ‘mondi’ che guardano con curiosità, attenzione e speranza al Vangelo di Gesù.
In questo secondo anno di percorso sinodale, ci sono stati due incontri tra l’équipe sinodale e il consiglio pastorale diocesano e il consiglio presbiterale, uno all’inizio dell’anno pastorale, per la programmazione delle attività, e uno alla fine per la verifica. Sono stati momenti nodali proprio perché il percorso sinodale non può essere estraneo o parallelo all’attività pastorale ordinaria, ma deve integrarsi in modo sinergico con i vari uffici e il cammino diocesano.
La relazione è un fondamentale elemento di riflessione da leggere con attenzione perché, come scritto nel documento, “il cammino sinodale rispetti il desiderio di rinnovamento evangelico espresso negli ultimi due anni, è necessario che metodi e stile sinodali diventino la prassi pastorale normale, ordinaria”. Una lettura importante affinché “si stabilisca una sintonia, anche operativa, per evitare che si proceda per strade parallele o addirittura divergenti” nel pensare alle iniziative del prossimo anno pastorale.
Ulteriori informazioni e notizie sul cammino sinodale delle Chiese in Italia si trovano sul sito: https://camminosinodale.chiesacattolica.it/