18 NOVEMBRE 2021

GIORNATA EUROPEA PER LA PROTEZIONE DI MINORI CONTRO LO SFRUTTAMENTO E L’ABUSO SESSUALE

GIORNATA DI PREGHIERA PER LE VITTIME DI ABUSI

Ascoltare, tutelare, proteggere e curare sono le parole chiave della prima Giornata di preghiera per le vittime di abusi che il 18 novembre si svolge in tutte le diocesi. 

La Giornata, decisa dal Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana, si tiene in corrispondenza della Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale istituita dal Consiglio d’Europa.

Due gli obiettivi più importanti: la preghiera e la sensibilizzazione.

 

Il referente Servizio Diocesano Tutela Minori e Persone Vulnerabili, Lucia Musso, condivide alcune considerazioni su questa giornata:

“L’abuso sessuale dei minori è un fenomeno diffuso in tutto il mondo, ma purtroppo non è oggetto di studi sistematici. Non si dispone di dati certi che ne rappresentino la vera entità e si ritiene sia un fenomeno sottostimato perché è difficile che i minori denuncino o chiedano aiuto. È certo però che milioni di bambini nel mondo sono vittime di sfruttamento e abusi sessuali. Nel 2017, l’Oms ha stimato che 1 miliardo di minori, di età compresa tra i 2 ed i 17 anni, ha subito violenze o negligenze fisiche, emotive o sessuali.

Al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto alla violazione dei diritti dei minori rappresentata dai reati di sfruttamento e abuso sessuale, per incoraggiare il confronto e il dibattito pubblico ed ancora per prevenire ed evitare la stigmatizzazione di coloro che subiscono gli abusi il Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa Giornata europea ha istituito il 12 maggio 2015 la celebrazione di una Giornata Europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale.

A questa iniziativa si è aggiunta in data 18 novembre 2019, in occasione della Giornata Europea, anche quella del Dipartimento per le politiche per la famiglia del Governo italiano che ha approvato un avviso pubblico per l’attuazione di progetti per la protezione e il sostegno dei minorenni vittime di violenza e maltrattamento, mirati a potenziare le capacità d’intervento degli attori pubblici e del privato sociale.

Uguale sensibilità è presente all’interno della Chiesa dove il Consiglio permanente della Conferenza Episcopale Italiana ha stabilito di celebrare una Giornata di preghiera per le vittime di abusi che sarà celebrata ogni anno il 18 novembre.

La scelta di questa data è stata proprio voluta per la concomitanza con la sopra ricordata ricorrenza “civile” della Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale.

Tale iniziativa si inserisce in quella rete di impegni e di iniziative che hanno visto, all’indomani dell’approvazione delle linee guida per il contrasto agli abusi e il sostegno delle vittime volute dal Santo Padre (giugno 2019), il consolidarsi di una struttura che conta ormai in tutte le Diocesi su un referente specifico, su un gruppo di esperti (psicologi, psicoterapeuti, operatori di pastorale familiare, giuristi) e su di uno sportello di ascolto.

Una Giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, potrebbe sembrare un appuntamento formale, una delle tante ricorrenze senza uno specifico rilievo. Il tema scottante degli abusi sui minori e sulle persone più fragili e vulnerabili, al contrario, dovrebbe rendere la Giornata di preghiera un appuntamento per ricordare che la Chiesa italiana, anche sul fronte del contrasto agli abusi e dell’educazione al rispetto e alla promozione dei soggetti più vulnerabili, vuole fare la sua parte fino in fondo, mettendo da parte incertezze e imbarazzi del passato.

Questa Giornata deve diventare una occasione per far crescere la coscienza e la responsabilità del Popolo di Dio nei confronti dei ragazzi e degli adolescenti affidati alla custodia degli oratori, delle parrocchie, degli istituti religiosi e di tutte quelle attività collegati a tali ambiti.

Il progetto alla base dell’istituzione di questa celebrazione punta a caratterizzare la Giornata sia come richiesta di perdono sia come sensibilizzazione riguardo alla tutela dei minori. L’invito è quello di ricordare nella preghiera tali vittime e, laddove possibile, organizzare degli eventi che possano coinvolgere le comunità.

Da dove nasce l’idea di celebrare questa giornata?

Nel 2016 una sopravvissuta agli abusi sessuali aveva presentato una proposta alla Pontificia commissione per la tutela dei minori. L’aveva presentata come aiuto in un processo di guarigione per i sopravvissuti e per aumentare la consapevolezza nella Chiesa. Il Papa aveva approvato e aveva chiesto che ogni conferenza episcopale scegliesse una giornata da dedicare a vittime e sopravvissuti.

L’anno successivo, il 21 settembre 2017, papa Francesco era tornato sull’argomento nel discorso ai membri della Pontificia Commissione per la tutela dei minori: «Mi ha riempito di gioia sapere che molte Chiese particolari hanno adottato la vostra raccomandazione per una Giornata di Preghiera e per un dialogo con le vittime e i sopravvissuti di abusi, come pure con i rappresentanti delle organizzazioni delle vittime. Ci hanno raccontato come queste riunioni – aveva proseguito il Papa – siano state un’esperienza profonda di grazia nel mondo intero e sinceramente spero che tutte le Chiese particolari ne beneficino». Si usa il termine “sopravvissuti” per indicare coloro che, dopo gli abusi, hanno avuto la forza di reagire e ce l’hanno fatta, mentre “vittime” sono coloro che hanno avuto conseguenze pesanti e definitive. Anche se spesso le due condizioni si sovrappongono, anche se in tempi successivi, diventa difficile distinguere gli uni dagli altri”.

 

«La preghiera, ha scritto Mons. Ghizzoni, presidente del Servizio nazionale Cei per la tutela dei minori, ci aiuta anche a mobilitarci per creare intorno a noi ambienti sicuri, scegliendo e formando persone che sappiano rispettare i più piccoli in tutte le nostre attività ecclesiali».

Ecco il testo della preghiera:

Padre, fonte della vita,

con umiltà e umiliazione ti consegniamo la vergogna e il rimorso

per la sofferenza provocata ai più piccoli e ai più vulnerabili dell’umanità e ti chiediamo perdono.

Signore Gesù, Figlio venuto a rivelare la misericordia del Padre,

ti affidiamo tutti coloro che hanno subito

abusi di potere, spirituali e di coscienza, fisici e sessuali,

le loro ferite siano risanate dal balsamo della tua e della nostra compassione,

trovino accoglienza e aiuto fraterno,

i loro cuori siano avvolti di tenerezza e ricolmi di speranza.

 Spirito Santo, fuoco di amore,

ti preghiamo per le nostre comunità ecclesiali,

chiamate ad impegnarsi in un discernimento profondo

sulle proprie omissioni e inadempienze,

siano case accoglienti e vere e si rafforzi l’impegno di tutti

per tutelare i più piccoli e vulnerabili.

 Trinità Santa, fonte di comunione e di tenerezza,

aiutaci a spezzare le catene della violenza e della colpa,

squarcia i nostri silenzi e facci ascoltare le grida di dolore

delle vittime di abusi e delle loro famiglie,

aiutaci ad accompagnarli facendo verità fino in fondo

nel cammino della giustizia e della riparazione, affinché anche dal buio della terra, minacciata dal peccato,

ma avvolta dalla luce della Pasqua,

germoglino semi di guarigione e di rinascita.

Perché la vita del Regno si manifesti in noi.

Amen.