“Carissimi fratelli e sorelle,
nel momento in cui viene annunciata la mia nomina a Vescovo della Diocesi di Asti desidero salutare tutti voi con affetto.
Il Santo Padre, papa Francesco ha scelto la mia umile e povera persona per essere in mezzo a voi il pastore che guida all’incontro con il Signore, per essere il seminatore che con generosità semina la Parola del Signore. Nella consapevolezza della grandezza di questo compito non posso che ringraziare il Papa Francesco per la fiducia e la benevolenza che ha avuto verso di me.
Saluto con grande affetto Mons. Francesco Ravinale, Vescovo buono e generoso. A Lui i miei sentimenti di riconoscenza per il grande lavoro che ha compiuto in mezzo a voi. A lui vorrei dire che Asti rimane sempre la sua casa e la sua Chiesa e saremmo contenti di averlo ancora con noi.
Il mio caloroso e appassionato saluto va poi a voi, cari sacerdoti e diaconi della Diocesi. Con voi vorrei anzitutto costruire legami di fraternità e di stima reciproca. Vi saluto e vi ringrazio fin da ora per la generosità con cui donate ogni giorno la vostra vita al Signore e alla sua Chiesa.
Saluto tutti i religiosi e le religiose della Diocesi, riconoscente della testimonianza che date con la vostra vita.
Saluto tutti voi, cari fedeli, che siete il Popolo eletto e amato da Dio, che siete coloro che rendono presente e viva la Chiesa in ogni parte di questa bella terra. Il mio saluto giunga a tutte le famiglie e a voi giovani che siete la speranza della nostra Chiesa e del mondo.
Un saluto e una preghiera particolare per gli anziani, gli ammalati, per coloro che sono poveri e soli, per tutti gli stranieri. Tutti voi siete un dono e una risorsa umana e di fede importante per noi.
Il mio sincero saluto a tutti i fratelli che appartengono ad altre Chiese: insieme riconosciamo Gesù come Figlio di Dio e Salvatore del mondo. Un fraterno saluto a tutti coloro che professano altre fedi e che condividono con noi il desiderio di conoscere e servire Dio.
Un saluto anche a tutti coloro che sono in ricerca di un senso per la propria vita e che non hanno ancora incontrato il Signore.
Infine, il mio più cordiale saluto giunga a tutte le autorità e a tutti coloro che si dedicano alla guida ed al governo delle nostre città. Continuiamo a collaborare per il bene comune dei nostri fratelli.
Arrivo fra voi nella consapevolezza che tutto ciò che ho da donarvi è la mia umile persona, nulla di più e nulla di meno.
Provengo da una famiglia numerosa, ho tre sorelle. Quest’anno ho celebrato 30 anni di sacerdozio, 13 dei quali li ho trascorsi in missione, a Lodokejek, uno sperduto villaggio nel Nord del Kenya. Un’esperienza che mi ha segnato e cambiato profondamente, nella quale il Signore mi ha mostrato il suo volto amorevole e misericordioso. Rientrato nel 2011, sono stato parroco a Torino, nella parrocchia di S. Ignazio di Loyola, dove i miei cari parrocchiani mi hanno aiutato a sentirmi nuovamente a casa. Per 5 anni sono stato direttore dell’Ufficio missionario. Nell’ultimo anno ho fatto a tempo pieno il Vicario episcopale per la città di Torino ed il Moderatore della Curia. Sento verso la Chiesa di Torino tanta riconoscenza per tutto ciò che mi ha dato e per la stima e l’affetto che sempre mi ha riservato.
Per storia familiare ho cambiato spesso città. Ora arrivo ad Asti, questa bella terra del nostro Piemonte. Confesso di conoscere poco, ma so anche che imparerò velocemente e che nel mio cuore c’è tanto desiderio di conoscere, capire, accogliere e diventare parte di questo popolo semplice e laborioso. Non vedo l’ora di iniziare a camminare insieme a tutti voi per “fare di Cristo il cuore del mondo”.
Consapevole della mia piccolezza e debolezza, chiedo a tutti voi di pregare per me perché il Signore mi renda degno dell’opera alla quale mi chiama in mezzo a voi.
Affidiamo a San Secondo, patrono della Diocesi, e alla Vergine del Portone il cammino che ci attende. Siate certi della mia quotidiana ed affettuosa preghiera per tutti voi.
Il Signore vi benedica”
Mons. Marco Prastaro Vescovo eletto di Asti