“Comunicazione e linguaggi. Mezzi e senso nella comunicazione tra appartenenza e disinteresse”. E’ questo il tema portante del “Cortile dei Dubbiosi”, l’invito al dialogo promosso dal Progetto Culturale della Diocesi, in collaborazione con “Camminosinodale”, un percorso sul tema della comunicazione, dell’approccio alla fede e della diffusione del Messaggio che il Vangelo propone anche oggi a tutti.
Il logos, la parola, da sempre caratterizza il nostro essere umani, uomini e donne, che comunicano tra loro, ovvero dialogano, interagiscono e vivono relazioni di prossimità. Oggi, tuttavia, pare che i consueti modi di comunicare, il lessico stesso, i mezzi per veicolare le nostre parole non funzionino più: altri linguaggi, altre teorie comunicative, altre modalità rendono il nostro eloquio faticoso, settoriale, non per tutti. Allora, come comunicare in maniera chiara, corretta, precisa, ma anche accattivante, contemporanea, al passo con i tempi? E quindi, in collegamento, come veicolare la Parola, quella vera, autentica, che non soggiace a mode, ma rimane il filo conduttore della nostra esistenza? Proviamo a parlare di linguaggio e linguaggi, in un mondo in continua evoluzione, non sempre comprensibile ai più, specie a quelli tra noi non più giovani.
Il cortile dei dubbiosi giunto alla sua decina edizione offre un’opportunità: mercoledì 13 marzo alle 17.45, al Foyer delle famiglie di via Milliavacca 5, Alberto Riccadonna, direttore del settimanale della diocesi di Torino “La voce e il tempo”, dialogherà con Gianni valente e Mariarosa Poggio, referenti diocesani per il Sinodo, ma la discussione sarà aperta a tutti, perché tutti siamo coinvolti in questo cambiamento.